Nasenlöcher nella Bietschtal

Nasen­lö­cher nel­la Bietschtal

Un tem­po la leg­gen­da nar­ra­va che l’acqua per i pra­ti e i cam­pi ada­gia­ti sopra Aus­ser­berg non era suf­fi­ci­en­te. Si rac­con­ta di una tre­men­da lite fini­ta in tra­ge­dia tra i due fratel­li non­ché pro­prie­ta­ri dell’acqua degli alpeg­gi di Raaft e Leig­gern. Ques­to frat­ri­c­idio ven­ne espia­to attra­ver­so l’esaurimento del­la sor­gen­te del Wiwan­ni­horn. L’acqua scor­se però dal Nasen­lö­cher, nel­la ripi­da par­te sinis­tra del­la Bietsch­tal. Per tale motivo gli abi­tan­ti di Aus­ser­ber­ger cer­ca­ro­no di chiude­re la cavi­tà con del­le tra­vi, cosic­ché l’acqua potes­se inca­nal­ar­si nel suo ori­gi­na­rio tra­git­to. Tut­ta­via sot­tova­lut­aro­no la for­za dell’acqua e il loro muro di leg­no crollò.
Seb­bene la leg­gen­da ven­ga nel cor­so degli anni tra­man­da­ta e rac­con­ta­ta, la cavi­tà di cir­ca 80 metri è sta­ta riscoper­ta con il leg­gen­da­rio tron­co in mare e le tra­vi. Ci si meraviglia inolt­re che la leg­gen­da for­nis­ca anco­ra oggi evi­den­ti pro­ve del­la sua atten­di­bi­li­tà. Del res­to il nome „Nasule­cher“ si addi­ce vis­ta l’eccezionale aper­tu­ra del buco.
All’inizio degli anni novan­ta le gui­de alpi­ne di Aus­ser­berg han­no att­rez­za­to l’accesso al Nasen­lö­chern con spit e cate­ne. Nono­stan­te ciò, anche se l’arrampicata risul­ta piut­tos­to sem­pli­ce è mol­to esposta.
Acces­so: Dal rifu­gio si scen­de lun­go lo stret­to sen­tie­ro in dire­zio­ne del pen­dio dell’Augstkummenhorn ver­so il con­fi­ne del bosco Arbol. Da qui lun­go la cres­ta segu­en­do la trac­cia fino al Tro­si­bo­du. Dal Tro­si­bo­du 1764 m (coor­di­na­te 630050 / 130900) si scen­de attra­ver­so un’impressionante fores­ta su trac­ce in dire­zio­ne Bietsch­tal. Il sen­tie­ro div­en­ta sel­va­g­gio ed espos­to (con­siglia­to legarsi).
Dopo una catena di 40 m si effet­tua un pas­s­ag­gio espos­to segu­en­do la linea di pia­s­tri­ne. Gli spit ser­vo­no come pos­si­bi­li­tà di sicu­rez­za e i seg­ni colo­ra­ti come indi­ca­to­ri del per­cor­so. I buchi si rag­gi­ungo­no quan­do si gira il lato del­la mon­ta­gna (trac­ce). Così si rie­sce a ent­ra­re nel Nasen­lö­chern a sinis­tra e si sale in oppo­si­zio­ne con una fron­ta­le nel prossi­mo stret­to buco. Die­tro la cavi­tà div­en­ta più spa­zio­sa. L’impetuoso e rumo­ro­so scor­re­re dell’acqua può risul­t­a­re inquietan­te. Die­tro si ent­ra nel pro­fon­do del­la mon­ta­gna, dove tro­vere­te una grot­ta e un pic­co­lo lago. Qui si tro­va­no tra­vi di leg­no uti­liz­za­te come gron­daie. Attra­ver­so l’orecchio si esce dal­la cavità.
Acces­so nel­la Bietsch­tal: Si segue in ambi­en­te sel­va­g­gio per cir­ca 20 metri il cor­so del rus­cel­lo, pro­se­gui­re cir­ca 150 metri su alcu­ne trac­ce, infi­ne attra­vers­a­re la fores­ta a des­tra lun­go la trac­cia di sen­tie­ro con gra­di­ni (pre­sen­za di cate­ne per assi­cur­ar­si) scen­den­do sul pon­te ver­so Bietsch­bach (cir­ca 1 ora). Pro­se­gui­re la stra­da del­la val­le fino al sen­tie­ro per Aus­ser­berg (1 ora e 1/2). Uno sple­ndi­do tour da effet­tua­re in giornata.
Ulte­rio­ri infor­ma­zio­ni: rifu­gio del Wiwan­ni o Scuo­la Alpi­na di Bietsch­horn Ausserberg
Pro­te­zio­ne: cor­da da 30 metri come alcu­ne cara­bi­ne per mag­gio­re sicu­rez­za, frontale.
Map­pa: 1:25000 foglio Raron No 1288
Tem­po di per­cor­ren­za: In tota­le cir­ca 6 ore; Rifu­gio Wiwan­ni – Tro­si­bo­den 1.5 ora; Tro­si­bo­den – Nasen­lö­cher 1 ora. Nel­la cavi­tà 1 ora. Dis­ce­sa nel­la Bietsch­tal e ver­so Aus­ser­berg cir­ca 2.5 ore.

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